CLUB CULTURE: Rave Culture #1

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La Rave Culture è una delle correnti più seguite della Club Culture con eventi che hanno portato la musica in tutto il mondo. 
Il termine Rave nasce negli anni '60 per attaccare i fan del Jazz ritenuti troppo scatenati; dopo di che assumerà il significato di "entusiasmante", indicando un mix di musica techno, goa, jungle che adesso caratterizza i free parties dei Ravers. 

                                             
La leggenda narra che la parola Rave cominciò ad entrare a far parte del parlato perché si sentiva l'esigenza di descrivere la scena Acid House che travolse la Gran Bretagna alla fine degli anni '80 e per la prima volta venne usata da Genesis P-Orridge, pioniera dell'Acid House.
Con gli anni la Rave Culture diventa un vero e proprio movimento di controcultura, caratterizzato dalla libertà e dalla denuncia politica. Le influenze che trasmettevano gli ideali di amore e rispetto erano i travellers, i punk e gli hippies.


La comunità dei Ravers fu una tra le più sotto rappresentate della loro generazione. Importante ricordare il lavoro della fotografa Vinca Petersen.
Vinca faceva parte della comunità di Ravers, ma più precisamente era una Traveller. I suoi scatti formano un opuscolo che spiega il loro modo di vivere, si proponevano di essere un invito per i giovani ad unirsi a loro. 
Non si vede il delirio di questa corrente, ma la voglia di comunità. La musica è il centro di tutto, anche della vita di questi giovani che girano tutto il Paese a bordo di furgoni per trasmettere il loro messaggio di amore e libertà tramite la musica: che si trattasse di un semplice autoradio o di un sound System venivano trasmessi i suoni reggae, drum & bass, punk. 
Il loro bisogno di viaggiare significava per questi giovani spostarsi di lato per creare un nuovo tipo di società.

Vinca Petersen, No System


Vinca Petersen, No System


you are the party!

La musica dance, i dreadlock, i ciuffi, i pantaloni ad ufo; definiscono l'estetiche della cultura Rave che si può dire nasca nei Gay Club neri di Chicago.
Ma facciamo un passo indietro alla musica house caratteristica dei Rave. 
La musica house nasce grazie a due DJ di Chicago: Jesse Saunders e Frankie Knuckles. 
Saunders ispira gli altri DJ di Chicago a modificare da soli le tracce che suonavano dando vita ad un proprio genere. Nel 1987 abbiamo il primo vinile Chicago House- Acid Tracks. 

"La musica house parla della perdita di controllo e del decoro (...) Dalle stravaganze sessuali agli eccessi sul dance floor."
- Barry Walters, Spin Magazine 



Il successo oltre oceano non è immediato. Il primo Rave che venne fatto in Gran Bretagna, aprì la strada a molti altri, e tutti presero il nome di Shoom. La location del primo Rave fu la palestra di Southwank Street. Questo Rave vide la presenza di Carl Cox e dalla terza serata cominciò ad apparire sui volantini dell'evento il simbolo del Rave, lo smile, che diventerà una vera e propria icona degli eventi.



Gli eventi Rave sempre più frequenti, scatenarono il panico: segnalazioni sull'uso di droghe, feste illegali che richiesero sempre più l'intervento delle forze armate. Questa continua soppressione costrinse la cultura Rave ad un ritorno underground. Così nel 1992 viene organizzata l'ultimo Rave in Gran Bretagna dal gruppo World Dance; ma con questa data inizia anche l'era Rave statunitense. 


Il primo Rave si tenne a New York al Club The Ritz (ex Club 64) le cui serate presero il nome NASA e vengono descritte così: 
"essere stato ad una serata NASA è come essere stato a Woodstock: se te ne ricordi, allora non ci sei stato davvero."

Con il tempo la cultura Rave si è trasformata ed è andata dissolvendosi e ad oggi ci è rimasto solo la cosiddetta EDM (Electronic Dance Music), cugina della cultura Rave.
La scena musicale è sempre cambiata, come del resto anche la Club Culture, l'unica cosa che è rimasta ben salda è l'amore per la musica che sul dance floor ci rende così leggeri, che il corpo diventa essenza della musica stessa. 

- Film da vedere sull'argomento: Berlin Calling, 2008 di Hannes Stöhr; protagonista è il DJ Paul Kalkbrenner. 



- Giulia Badii

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English version: 🇬🇧

The Rave Culture is one of the currents followed the most by Club Culture with events that have brought music all over the world. The term Rave was born in the 60s to attack Jazz fans deemed too wild; after this it would assume the meaning of "exciting", indicating a mix of techno, goa, jungle music that now characterizes the Ravers' free parties. 



Legend has it that the word Rave begins to become part of the speech because there was a need to describe the Acid House scene that swept over Britain in the late 1980s and was used for the first time by Genesis 

P-Orridge, an Acid House pioneer.

Over the years, Rave Culture becomes a real counterculture movement, characterized by freedom and political denunciation. The influences that conveyed the ideals of love and respect were travelers, punks and hippies.


The community of the Ravers was one of the most below represented of their generation. It is important to remember the work of the photographer Vinca Petersen.

Vinca was part of the community of Ravers, but more precisely she was a Traveler. Her shots form a booklet explaining their way of life, set out to be an invitation for young people to join them.

We do not see the delusion of this current, but the desire for community. The music is the center of everything, including the life of these young people who travel all over the country aboard vans to convey their message of love and freedom through music: whether it was a simple car radio or a sound system, reggae, drum & bass, punk sounds were transmitted. 

Their need to travel meant for these young people to move sideways to create a new type of society.


Vinca Petersen, No System



Vinca Petersen, No System

you are the party!


Dance music, dreadlocks, tufts, ufo pants; define the aesthetics of the Rave culture that was born in Chicago in black gay clubs.

But let's take a step back to the characteristic of Rave’s house music. House music was born thanks to two Chicago DJs: Jesse Saunders and Frankie Knuckles. 

Saunders inspires other Chicago DJs to edit the tracks they played on their own, creating their own genre. In 1987 we have the first Chicago House-Acid Tracks vinyl.


"House music speaks of loss of control and decorum (...) From sexual extravagances to excesses on the dance floor."

- Barry Walters, Spin Magazine 


This Is Acid House 



Success overseas does not is immediate. The first Rave that was made in Britain took the name of Shoom. The location of the first Rave was the gym on Southwank Street. At this Rave there was also Carl Cox and from the third party begin to appear on the flyers of the event the symbol of the Rave, the smile, which would become a real icon of the events.


1989 UK Illegal Rave, Frankie Knuckles



Rave events were becoming more frequent, and they triggered panic: reports on the use of drugs, illegal parties that required  the intervention of the armed forces. This continuous suppression forced the Rave culture to an underground return. So in 1992 the last Rave was organized in Great Britain by the World Dance group; but with this date the American Rave era also begins.



The first Rave was held in New York at Club The Ritz (ex Club 64) whose evenings took the name NASA and are described like: 

"to have been to a NASA evening is like being in Woodstock: if you remember, then you haven't really been there. "


Over time, the Rave culture is transformed and today there is only the so-called EDM (Electronic Dance Music), cousin of the Rave culture, remained.

The music scene have always changed, as indeed the Club Culture, the only thing that is remained firm is the love for music that makes the body becomes the essence of music itself. 


- Film to see on the topic: Berlin Calling, 2008 by Hannes Stöhr; protagonist is DJ Paul Kalkbrenner. 



- Giulia Badii 


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